sabato 22 settembre 2012

10-13 Sett. - Quattro Sorci sul Bernina



I quattro Sorci...Vicchi, Federico, Carlo e "Il baffo"


Scopo principale del viaggio era fare il cosiddetto “Bernina Freeride”, utilizzando il famoso Trenino Rosso del Bernina, ferrovia dichiarata patrimonio mondiale Unesco.



E’ un itinerario che da Tirano porta a St.Moritz passando per il Passo Bernina (c/a 2.300 mt), con un percorso arditissimo che copre quasi 2.000 mt di dislivello in salita in ambiente spettacolare. Il tragitto vale da solo il viaggio ed il carissimo biglietto (andata e ritorno tutti in treno costano circa 100 euro). Noi ci siamo però limitati alle sole risalite in treno, per cui siamo partiti da Tirano e scesi al Passo Bernina; di qui abbiamo iniziato la discesa in sella verso St.Moritz.




Causa default del GPS ci siamo tenuti sul sentiero segnalato per bici (cartelli rossi con disegno della mtb) che fino a St.Moritz alterna single tracks in mezzo a pascoli, nel bosco e stradelli, nulla di difficile.



 Ci sono però alternative più tecniche, scartate causa mancanza di traccia GPS e per questioni di tempo. Infatti il tragitto è molto lungo ed appena arrivati a St. Moritz,
siamo stati costretti a salire subito sul treno del ritorno e arrivati in cima siamo scesi di nuovo a Passo Bernina.


In questo caso la discesa, anche quella classica senza varianti, è molto più lunga, spettacolosa per il paesaggio, soprattutto nella zona di Cavaglia, dove si visita il Giardino dei Ghiacciai, con enormi marmitte dei giganti.


Il ghiacciaio del Bernina...




Il giorno successivo diluvio costante e neve a bassa quota ci hanno costretti al riposo forzato ed al turismo (anche gastronomico).
Il quarto giorno sarebbe stato dedicato al ritorno, ma siamo riusciti a strappare ugualmente un giro. In programma c’era la Tornantissima (cercare sul web per una descrizione), che consiste nella risalita con furgone fino ad una località sopra il Passo del Mortirolo, una successiva ulteriore salita pedalata di un’altra ora e mezza e poi un’unica discesa di oltre 2.300 mt di dislivello.
Per questioni di tempo abbiamo ripiegato per il Col D’Anzana. Questa è un’altra classica, molto pubblicizzata nei siti locali. Il Passo è proprio sopra Tirano e divide l’Italia dalla Svizzera; per tale ragione in passato era il passaggio privilegiato dei contrabbandieri e per questo la zona è percorsa da una miriade di sentieri; noi ci siamo fatti portare da un bike shuttle fino ai 2.000 mt del rifugio Anzana....


....evitando una lunghissima salita a pedali di 1.600 mt. raggiungendo la quota neve (fatta il giorno prima), con 5 gradi di temperatura.
Dal rifugio ci si dirige verso il colle .....



....dove cominciano una serie di discese, a scelta, che riportano a Tirano; stante il malfunzionamento del GPS abbiamo imboccato un sentiero a caso e ci è andata più che bene, in quanto, dopo un lungo traversone esposto, scendeva per 14 km e 2.000 mt. di dislivello lungo una spalla del monte, facendo un’infinita serie di zig zag con livello di difficoltà piuttosto elevato.

PROST!


Report & foto di Federico "Sean" Musso



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